STORIA E ARCHEOLOGIA DEL CIBO

Miele

Risale a 10 mila anni fa la prima traccia dell’esistenza del miele nella vita dell’uomo. Una pittura rupestre scoperta nei pressi di Valencia, in Spagna ci presenta una scena unica: un uomo arrampicato su di un albero, circondato da api in volo, raccoglie i favi utilizzando il fumo per stordirle 🐝

La più antica testimonianza di allevamento vero e proprio, risale invece all’Antico Egitto. In Anatolia l’apicoltura era praticata già dal II millennio avanti Cristo. La parola miele sembra derivare dall’ittita melit. I Sumeri lo utilizzavano impastandolo con argilla e olio di cedro, a scopo cosmetico 🍯

Ma erano gli Antichi Greci i più grandi estimatori di miele: essi lo consideravano infatti il cibo degli dei. Le api erano addirittura presenti nella monetazione greca: si pensi alle dracme coniate dalla zecca di Efeso. L’apicoltura raggiunse l’apice durante l’epoca romana, poichè scrittori come Varrone, Virgilio, Columella, Plinio e Palladio hanno contribuito a consolidare l’immagine positiva delle api, emblema di unione, di parsimonia e di operosità 🐝

Considerato un alimento altamente energetico e facilmente digeribile, tutt’oggi è apprezzato perché ricco di vitamine e sali minerali. Cera d’api e propoli vengono anche utilizzati nella produzione di prodotti per la cura del corpo, soprattutto della pelle e dei capelli 🐝

E voi, utilizzate il miele? E come? 👨‍🍳