STORIA E ARCHEOLOGIA DEL CIBO

L’Albero Bello, l’olivo ultra centenario di Villa Adriana

Per la rubrica dedicata all’Archeologia del Cibo vi portiamo a passeggio a Tivoli, più specificatamente nell’area archeologica di Villa Adriana 🏺

L’insieme di edifici e padiglioni della residenza adrianea è inserito in un contesto verde che appartiene all’immagine consolidata del sito di Villa Adriana 🏛️

Particolarmente notevole il patrimonio di circa 3000 olivi, la cui disposizione a filari regolari risale ai primi anni dell’Ottocento, quando Villa Adriana venne acquistata dalla famiglia Braschi e destinata a terreno agricolo per la produzione di olio 🚜

L’olivo, in ogni caso, era certamente presente già in antico, come suggerisce anche la presenza di rami di olivo nella decorazione di pilastri di pergole in marmo rinvenuti nell’area del Canopo🌱

Le varietà di olivo individuate a Villa Adriana sono: carboncella, frantoio, itrana, leccino, rosciola, salviana, tonda di Tivoli, ecotipi montonesi, brocanica 📜

Fa parte dell’uliveto anche il cosiddetto Albero Bello, olivo plurisecolare, la cui datazione dendrocronologica ne fa risalire la nascita a 600 anni fa ⏳

L’albero è oggetto di studi sui caratteri genetici che ne fanno un esemplare di incomparabile resilienza: le analisi genetiche condotte hanno rilevato un profilo molecolare unico, non innestato, geneticamente simile alla varietà cuoricino ma con tratti eccezionali 🧬