STORIA E ARCHEOLOGIA DEL CIBO

Tombe dipinte: la Tomba del Triclinio

La Tomba del Triclinio, datata al primo quarto del V secolo a.C., fu rinvenuta nel 1830 e si trova adesso ricollocata al Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia perché nel 1949 si ebbe il distacco dei dipinti 🏺

L’altissimo livello artistico, probabilmente dovuto ad autore greco di tradizione attica, l’ha resa una delle più famose tombe dipinte dell’intero ciclo monumentale della Necropoli dei Monterozzi 🎨

Il soffitto con due spioventi decorati con un motivo a scacchiera presenta nel trave centrale un tralcio d’edera, in corrispondenza del quale, sul frontoncino della parete di fondo è una mensola, rappresentata come se sostenesse il trave, ai cui lati sono due figure maschili sdraiate.
Ai lati della porta sono due cavalieri che si riferiscono ai giochi equestri in onore del defunto, oppure potrebbero anche alludere ai Dioscuri (figli di Zeus) noti nella mitologia greca 📜

Sulle pareti, al di sopra di una fascia ad onde correnti che rappresentano il mare che il defunto deve attraversare per
passare dalla vita alla morte, e una grande scena di banchetto funebre, simbolo dell’elevato stato sociale della famiglia che commissionò la tomba 🍽️

L’ambientazione è in un boschetto popolato di uccelli, con tre coppie di commensali distese su letti conviviali, mentre danzatori e musici allietano la scena. L’opera costituisce anche un documento per l’uso degli strumenti musicali in Etruria,quali il doppio flauto (parete destra) e la lira (parete sinistra) realizzata con il guscio di una tartaruga e le corna di una capra 🎶