Culatello di Zibello: molto più di un salume
A proposito di tipicità regionali, chi di voi non ha mai assaggiato il Culatello di Zibello? Per chi non lo conoscesse è un salume tipico della provincia di Parma, dalla storia antichissima 🏺
Si dice che il Culatello sia da sempre stato utilizzato come dono prestigioso: leggenda vuole che al banchetto di nozze di Andrea dei Conti Rossi e Giovanna dei Conti Sanvitale, nel lontano 1332, fossero portati in dono agli sposi alcuni Culatelli, così come i Pallavicino omaggiarono Galeazzo Maria Sforza, duca di Milano. Sfortunatamente di questi episodi non si trova riscontro nelle fonti 🏺
Per trovare una conferma scritta occorre balzare in avanti, sino al 1735: all’interno di un documento del Comune di Parma, il Calmiero della carne porcina salata, si trova il Culatello a soli 19 soldi per libbra. Prezzo che subirà diverse variazioni sino al Calmiero della carne porcina del 1805, dove il suo valore divenne il più elevato: ben 48 soldi per libbra 📜
Le prime citazioni letterarie sono ad opera del poeta dialettale parmigiano Giuseppe Maria Callegari, che nell’Ottocento include il Culatello fra le pietanze servite in paradiso. Non solo: Giuseppe Verdi lo portò con sé a San Pietroburgo nel 1862 per celebrare il successo della Forza del destino. Ma sarà Gabriele D’Annunzio a decantarlo come “salata e rossa compattezza porcina” e dichiarandosi in una sua lettera allo scultore traversetolese Renato Brozzi “un cupidissimo amatore del parmense culatello” 😋
Conoscevate la storia del Culatello? Se siete curiosi di saperne di più vi consigliamo di visitare il Museo del Culatello, allestito nell’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense, in provincia di Parma 👨🍳